Famosa è rimasta la causa in cui fu sconfitta, per la prima volta, una Banca sulla decorrenza e sull’applicazione degli interessi.
La sentenza sancì che gli interessi, contrariamente alla prassi secondo cui decorrevano dalla data di emissione dell’assegno, dovevano computarsi dalla data di pagamento dell’assegno; ed inoltre che gli interessi da applicarsi non potevano riferirsi a quelli ” su piazza”, ma andavano precisati per iscritto.
La sentenza n° 1025/88 della Corte di Appello di Napoli ebbe il pregio di aprire la strada alle leggi sulla trasparenza bancaria, come rilevò un noto commentatore.
La sentenza fu commentata dalle riviste specializzate (Il Foro Italiano, Giustizia Civile, etc.) e pubblicata da quotidiani di maggior rilievo:
– Guida al risparmio: 10/10/1988;
– Dibattiti ed Attualità: 26/9/1988;
– Il Mattino: 21/9/1988;
– Il Giornale: 21/9/1988;
– La Repubblica: 21/9/1988;
– Economia e Finanza: 22/9/1988;
– Il Gazzettino Veneto: 22/9/1988.
Il maggior rilievo fu dato da “Il Sole 24 ore” del 20 e 21/9/1988 che uscì in prima pagina con questo titolo: Sconfitta in Appello una Banca. Addebiti solo dall’incasso degli assegni” (estensore Angelo Ciancarella).
La sentenza ha fatto da pioniere ad una problematica sviluppatasi nel tempo e in continua evoluzione a favore dei consumatori.